Per valutare il vostro operato in dati intervalli temporali occorre che i fogli di calcolo vi diano prontamente visione di alcuni indicatori economico-statistici. Vi fornisco nel dettaglio gli indicatori davvero indispensabili da conoscere. Ve ne proponiamo solo alcuni visto che ce ne sono molti di più per approfondire. Gli indicatori per Scommettere Online: Beat the Line, Win Rate, Deviazione Standard, P-Value.
Gli indicatori base nelle Scommesse Online
Average Odds corrisponde alla quota media di tutti i vostri pronostici giocati; è molto importante perché è in stretta correlazione con altri indicatori.
Tecnicamente avere una quota media molto bassa offrirebbe percentuali di successo maggiori, ma nel caso in cui le cose vadano male vi esporrebbe ad una consistente corrosione del bankroll management.
Win Rate esprime la percentuale dei pronostici favorevoli sull’ammontare dei pronostici giocati. Avere in combo una WR (Win Rate) inferiore al 50% con una avg odds (Average Odds) sotto la pari significa perdere tutto il vostro capitale in modo molto veloce.
Questo indicatore non esprime una verità assoluta perché appunto potrebbe capitare che un tipster abbia il 90% a quota media @1.02, il che sarebbe un disastro.
Yield è il risultato del profitto maturato rapportato al prodotto tra il numero delle giocate e il loro stake medio. È un indicatore davvero molto utile per guardare alle performance di un buon tipster.
Il consiglio che do io è quello di prendere in considerazione sempre dei professionisti che si assestano su uno Yield almeno superiore al 4%. Se superiore al 6% (o meglio ancora al 9%) potrebbe iniziare ad essere qualcosa di davvero interessante.
Roi rappresenta il risultato del rapporto tra il profitto e il bankroll iniziale e non dunque tra il profitto e le unità scommesse.
Anche questo non è un dato molto attendibile poiché è molto suscettibile dell’importo scelto per il bankroll iniziale. Un valore che può essere grande se si sceglie di essere più aggressivi e quindi di adottare un bankroll più contenuto con una struttura ad esempio 40x.
L’importanza del parametro Beat the Line
Beat the Line % è in assoluto il parametro più importante per un tipster: essa rappresenta in percentuale il totale delle volte che siamo stati più bravi nell’anticipare il movimento del mercato (rappresentato dalla closing line), sul totale degli eventi selezionati.
Significa quante volte “accendendo” un determinato evento, l’abbiamo fatto quando la quota aveva un valore più elevato rispetto a quello del momento della sua chiusura.
Quello che si vuole sempre fare è selezionare un evento quando, ad esempio, la quota è pari a @2 mentre essa poi si chiude a @1.90. Questo significherebbe che il mercato sta scontando un volume di giocate riequilibrando il valore della domanda e dell’offerta tra i due segni.
Insomma, avete preso lo stesso evento che altri hanno selezionato ma l’avete fatto portandovi a casa in caso di esito favorevole un ritorno più elevato. Non importa se avrete tutti gli altri parametri “in rosso”, se questo sarà positivo e superiore al 50% significa che non solo state operando bene, ma che siete veramente bravi.
Closing Line %, Deviazione Standard e il p-value
Closing Line % letteralmente è la quota di chiusura in percentuale: calcola di quanto siamo stati più bravi del mercato facendo la % sul risultato della differenza tra la linea della quota selezionata e quella di chiusura della stessa. Si può infatti distinguere un giocatore perdente da uno vincente guardando alla probabilità che un giocatore ha ricevuto quando ha piazzato la sua scommessa e confrontandola con la linea di chiusura del gioco.
Così facendo è possibile osservare la percentuale media con cui un giocatore batte il prezzo di chiusura e se questa differenza è positiva o se la % (guardando anche alla Closing Line) è più alta (della media delle dropping odds) allora è molto probabile che ci troviamo di fronte a un vincitore di lungo termine.
Altri indicatori importanti
Ci sono poi altri indicatori statistici come la Deviazione Standard, la statistica t e il p-value che ci consentono di fare inferenza sul coefficiente stimato. Sostanzialmente, dopo un certo numero di eventi (ad esempio con n > 100), questi indicatori ci permettono di dire se il nostro lavoro è frutto della nostra “skill” (abilità) o se invece è conseguenza di una serie di eventi correlati positivamente che esulano dalle nostre capacità.
Più il p-value sarà basso (al di sotto del livello di significatività preimpostato) più saremo stati bravi (rifiutando l’ipotesi nulla Ho) e dunque il merito sarà della nostra abilità di scommettitori.
Il concetto di p-value nella classica econometria è molto più elaborato di così, vi basti sapere che interpreta il nostro essere o meno in debito con la varianza: se esso è positivo (e più basso possibile) anche se il nostro profitto fosse negativo significherebbe che staremmo comunque operando bene.
Sono uno dei fondatori di BetItaliaweb e da sempre mi occupo di scrivere articoli dedicati alle scommesse sportive, ai casinò, al poker e alle criptovalute.